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Le immagini dell'odierna puntata di SmackDown! Live volgono dunque all'interno del Backstage, dove le telecamere inquadrano l'attuale WWE World Heavyweight Champion: Randy Orton. Quest'ultimo osserva con tracotante espressione un teleschermo dal momentaneo ignoto contenuto, probabilmente osservando gli Highlights o i Replay degli incontri avvenuti precedentemente, ma un pensiero fisso alberga nella sua mente. L'arroganza mostrata all'esterno maschera quella che in realtà è la sua attuale preoccupazione, ossia Drew McIntyre. Colui che sarà il suo 1# Contender in quel di WWE Summerslam, oggi prenderà parte al Main Event della serata, stipulando un Pick your Poison Match gentilmente donatogli dalla gestione. Questo mette infatti due interessanti punti sulla questione: il primo è sicuramente quello riguardante la paura o il timore nel non sapere a priori l'avversario selezionatogli dal Bounty Hunter, lasciando così al destino il risultato del proprio incontro. Il secondo e, forse più importante, quello riguardante l'oppositore che lo stesso Legend Killer dovrà selezionare come 'veleno' per lo Scottish Terminator, ma qui sorgono i problemi veri, reali, tangibili. Se da un lato l'esperienza di Randy Orton potrà aiutarlo a destreggiarsi contro un qualsiasi avversario a sorpresa, dall'altro la sua innata megalomania lo ha reso antipatico alla maggior parte del Roster, pertanto sarà per lui complicato riuscire a selezionare l'avversario adatto a Drew McIntyre per poterlo mettere il più possibile in difficoltà, senza ricorrere a scelte banali che potrebbero non recargli vantaggio alcuno.
Il suo viso, all'apparenza pacato, nasconde in realtà un sentimento frenetico per la Third Generation Superstar, visto che il tempo stringe e le ore sono contate. Tra non molto tocca a lui assaggiare il veleno del Sinister Scotsman e provare a trarne un antidoto sul Ring, ma questo implica anche che deve sbrigarsi a selezionare l'avversario per il Chosen One, sempre se qualcuno sia intenzionato ad aiutare il WWE World Heavyweight Champion. Come sottolineato precedentemente, Randy Orton non è il classico esempio di amicone al cui si fa volentieri un favore, tutt'altro. Chiunque all'interno della Loocker Room vorrebbe evitare qualsiasi contatto con il Legend Killer se non necessario, pertanto sarà difficile attirare simpatie da parte del Roster. Quello stesso Roster che è stato chiamato a raccolta e burlato il giorno della sua Celebration, dunque si può proprio dire che il detto è veritiero: chi semina vento, raccoglie tempesta.
Randy Orton: “Ma è mai possibile che non c'è nessuno in questo maledetto Show che sia bravo abbastanza da vedersela con Drew McIntyre? Sono tutti degli incapaci. L'unica persona che mi interesserebbe arruolare non c'è, non è qui... vabbeh, gli manderò una E-Mail più tardi, sperando sempre che possa leggerla.”
Chissà a chi sta pensando il WWE World Heavyweight Champion, ma purtroppo le sue elucubrazioni vengono presto interrotte. Un addetto, operatore interno alla World Wrestling Entertainment, si avvicina al capezzale dell'Apex Predator e, con cuffie alla testa, cappellino in tinta e blocco note alla mano, tenta di porgergli una o più timidi domande riguardanti il Pick your Poison che avrà luogo questa sera.
Operatore: “Mi scusi... ehmmm... salve, Mister Orton.... ehmmm.... volevo soltanto dirle che, data l'imminente... ehmmm.... dato l'imminente inizio della stipulazione che la vedrà coinvolta... ehm... dovrebbe comunicarci il nominativo dell'atleta che... ehmmm.... ha selezionato per il Main Event della serata...”
Balbetta l'operatore incaricato di colloquiare con Randy Orton. È impaurito, forse timoroso di quella che può essere la risposta del campione mondiale. L'addetto in questione sembra provare quasi vergogna nell'andare a rompere le uova nel paniere di Mr. RKO il quale, di tutta risposta, lo scruta dall'alto verso il basso.
Randy Orton: “Non mi è chiaro il tuo intento. Vuoi forse mettermi fretta?”
Ancora più insicuro di quanto non lo fosse prima, l'operatore china il capo, ma purtroppo il suo compito è questo: tirare fuori dalla bocca dell'attuale WWE World Heavyweight Champion il nome dell'avversario previsto per Drew McIntyre nel termine della serata. Dalle auricolari la 'regia' gli intima dunque di forzare la mano, costringendo l'addetto a porgere per una seconda volta la stessa domanda al Legend Killer.
Operatore: “Non vorrei... ehmmm... sembrare insistente... ehmmm... ma credo che lei debba... ehmmm... necessariamente dirmi chi... ehmmm... chi dovrà andare contro Drew McIntyre... ehmmm... perché il Main Event, mi dicono ehmmm... deve essere pubblicizzato... ehmmm... durante il corso della puntata...”
The Viper china il capo per ascoltare meglio le parole dell'addetto, ma il tutto sembra semplicemente caricare il suo rancore. Quasi pronto a scoppiare, il fu Leader della Legacy cerca di contenersi il più possibile, distraendosi e sistemandosi la cintura di campione mondiale sulla spalla. Il fatto è che ci sono pressioni dall'alto per quanto riguarda l'avversario di Drew McIntyre, ma Randy Orton non ne vuole sapere, almeno per il momento, visto che a quanto pare non è ancora riuscito a trovare la persona giusta.
Randy Orton: “Corso della serata? Main Event? Pubblicizzarlo? Ma tu sai con chi diavolo stai parlando? Io sono il tuo WWE World Heavyweight Champion, non venire da me a dirmi queste cose! Io mi prendo tutto il tempo necessario per selezionare il veleno di Drew McIntyre perché voglio che sia la persona giusta a fargli il culo. Già sono abbastanza adirato dal fatto che il Main Event sarò suo e non mio, vuoi anche infastidirmi con questa faccenda burocratica? Dovresti ringraziarmi per il lavoro che hai, se puoi portare a casa lo stipendio o sfamare la sua famiglia, perché è grazie a me che SmackDown! Live è tornato al suo vecchio splendore. Se non fosse per me, non ci sarebbe niente di tutto questo, ma più di guardo negli occhi e più noto che non sei convinto. Vedo solo timore dentro di te, hai paura di qualcosa? Hai per caso paura di me? Te lo si legge in faccia, caro mio. Sono inoltre convinto che tu sia uno di quei caproni che vorrebbe Drew McIntyre come campione, non è così? Starai incollato alla televisione davanti a WWE Summerslam, sperando che quel cazzone scozzese possa battermi, ma questo non avverrà mai. Questo Show cadrebbe in rovina se uno come Drew McIntyre divenisse campione. Non ha la stoffa per esserlo, così come tu non hai la stoffa per venirmi ad intimare di darti una risposta. Comunicherò io stesso l'avversario di Drew McIntyre per questa sera nel momento in cui io lo vorrò e non nel momento in cui volete voi. Sia ben chiaro, io...”
La situazione sta indubbiamente cominciando a scaldarsi, perché l’Apex Predator potrebbe essere pronto a tirare fuori le mani se necessario. La verità è che non sembra neanche particolarmente scosso né sembra davvero avere perso la calma: il modo in cui si alza appena le maniche lo fa suonare come una quieta minaccia da Vipera messa al riposo ma pronta ad azzannare in ogni momento. La situazione sembrerebbe normale e comune amministrazione. Il punto è che c’è un chiacchiericcio nel mezzo del quale sbuca Drew McIntyre, che brandisce un bilanciere a mo’ di spada e poi le getta giù, facendoselo rotolare ai piedi: con la grazia di un rullo compressore è già nel mezzo della situazione.
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Drew McIntyre: "SHA’DDA HELL UP! Vai a comandare sul Ring quanto vuoi, Randy Orton, fin quando avrai il titolo in vita! Ma non osare venire qui a cercare di fare il padrone coi servi! Continua, forza! Mettigli le mani alla gola, a quell'uomo, sputagli in faccia di fronte a me! Continua!"
C'è un po' di perplessità in generale e quell'espressione, solita, che non lascia poi intendere tanto se lo scozzese sia un cazzone con dei modi un tantino bruschi o chissà che cosa.
Drew McIntyre: "NO, NO, NO! Devi continuare, hai capito?!”
Randy Orton: "Ma tu che cazzo vuoi? Tornatene da dove sei venuto, pallone gonfiato. Non cercare di provocarmi perché con me caschi male, tanto male. Non ho intenzione alcuna di perdere tempo, né con te né con questo maledetto schiavo. Ho delle cose da fare IO, a differenza tua, quindi invece di alzare la voce faresti meglio a prepararti, perché avrai modo di sfogare la tua goffa rabbia repressa sul Ring."
Schietta e concisa la risposta della Third Generation Superstar che non ha intenzione alcuna di farsi mettere i piedi in testa dal nativo di Ayr. Quest'ultimo tenta di provocare l'attuale WWE World Heavyweight Champion: lo invita alla colluttazione o comunque a perdere le staffe, ma di certo l'Icy Cold Heel - come il suo soprannome suggerisce - rimane freddo, metodico, calcolatore. Cerca di allontanare l'oppositore o comunque di fargli pressione, sfruttando la sua stessa furia come mezzo per ferirlo, ricordandogli gli incontri che entrambi dovranno combattere nel corso della serata. Intanto l'addetto in questione osserva impietrito, o forse impaurito, la scena dinnanzi a lui.
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Drew McIntyre: "Ho capito, sei come una signorina con l’ansia da prestazione. Ci riesci meglio se non ti guardo? Se chiudo un occhio?! Continua! Buttagli le mani alla gola! Vai così! Fatti valere!”
Il nativo di Ayr la mena su una battuta abbastanza rude, stirando quelle labbra da serpente che si ritrova. Preme in avanti col busto, cammina, fa cenno all'operatore di andare via e gli bisbiglia qualche parola che dalla regia ci dicono essere un po’ di scherno: Drew McIntyre si è votato ad una certa leggerezza, rispetto all'aria seria che invece gli si attribuisce, tipica degli 'uomini con un compito'.
Drew McIntyre: "... Vedi, il punto è che in questi mesi ho portato al termine un rapporto stretto-stretto con ognuno di questi signori che vedi qui dietro. Saranno state quattro, cinque settimane già. Un regno nel regno, sotto al tuo naso."
L'uomo si guarda attorno, porta lo sguardo verso una cassa di birra che ha lasciato poco distante, per intervenire.
Drew McIntyre: "Mi piacerebbe non vederti mai più con le mani al collo di qualcuno senza un motivo preciso, a meno che’ tu non voglia portarlo fino in fondo, quello che dici. Lo sai, adesso Drew McIntyre dovrebbe dirti qualche cosa come: a WWE Summerslam ti toglierò il titolo... ma credo che andrò a bermi una birra... Le tue luci della ribalta non ci fanno gola, a noi.”
Randy Orton: "Tieniti per te le tue battute da spaccone, perché qui dentro sei il Re del niente. Dal nulla vieni e dal nulla tornerai. C'è spazio per un solo Re in WWE e quel posto è già occupato dal detendore di questa splendida corona. Sei più arrogante di quanto tu creda, Drew. Le minacce sono per i deboli, mi dici, ma la tua stessa esistenza è una minaccia per SmackDown! Live. Insomma, massiccio come sei, non mi sorprenderei se quella testa vuota che, al contrario, ti ritrovi diventasse una 'minaccia' per il quoziente intellettivo del Roster, già di per sé molto basso. Ma io non ero qui per prenderti in giro, per prendermi gioco di te o della servitù. Siete voi due, tu e quell'altro cretino con le cuffie in testa che siete venuti a rompermi le scatole. Ho del lavoro da compiere, ho un avversario da trovarti ed ho un Match da vincere. So che ti piace attaccar briga, per sentirti più a tuo agio, per sentirti potente. Il tuo Background rappresenta ciò che sei e purtroppo non ti aiuterà: a WWE Summerslam non vincerai tu, vincerò io e tu tornerai negli scantinati da dieci spettatori paganti nei quali sei nato. Il tuo rapporto 'stretto-stretto' o come cazzo lo hai chiamato con gli addetti dei miei stivali non ti sarà d'aiuto quando una RKO ti manterrà al suolo per il conto di tre, ancora una volta, come a WWE Battleground. Non sono un tipo manesco: le mani al collo non le metto addosso se non esiste un motivo preciso. Non mi spreco per i servi ed è già una grazia divina se mi sprecherò per te e per il blando rivale che mi sceglierai questa stasera. Ora, signor Frankenstein, fammi e fatti un favore, vattene perché mi dai ai nervi, mi fai salire il veleno."
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Drew McIntyre: "..."
La prima reazione dello scozzese è il silenzio, l’incurvare quel collo taurino di lato e guardare l’uomo come a dire: contento tu. Lo mette un po' di fronte alle sue stesse parole, per certi versi. A mo' di: bro, ma fai sul serio?!
Drew McIntyre: "Perché qualcuno dovrebbe combattere una battaglia per me o per te?! Randy! Le persone sono impegnate in cose più importanti!... Io ho già trovato qualcuno. Ma volevo qualcuno che non combattesse perché ha qualche cosa da perdere, non uno che deve riscattarsi... te ne manderò uno in piena rampa di lancio. Il carattere che piace a me! Il resto poco importa... che sia una brava persona o meno..."
Qui si volta mezzo verso l’operatore, assottigliando appena le palpebre degli occhi azzurri.
Drew McIntyre: "Vedrai. Vedrai.”
L’uomo si ricaccia le mani in tasca, va a riprendere la cassa citata poco fa.
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Drew McIntyre: "Vedi di farmi trovare qualcuno al Main Event."
Ma in verità Drew McIntyre non è così cerimoniale: appunto se la sta ridendo come un cazzone mentre bercia sta frase finto-seria.
Randy Orton: "Non preoccuparti per me, Drew. Troverò l'avversario adatto a te, stanne certo. Piuttosto preoccupati per te stesso: non sarà facile portare sul Ring l'arroganza che stai mostrando davanti a me, in questo momento. Sei un uomo di poche parole, di molti fatti, ma non sei abbastanza uomo, invece, per parlarmi così. Chiunque sia il tuo 'rampollo in rampa di lancio' stai pur certo che lo batterò in pochi secondi. Sarà una cazzata per me portarmi a casa la vittoria, perché se il tuo amico vale quanto te, affronterò una passeggiata di salute. Quindi tieni gli occhi incollati alla televisione quando toccherà a me, ti insegnerò a fare Wrestling, quello vero. Non quella cazzata che fate nelle Indies. Prendi appunti che ti serviranno in quel di WWE Summerslam, quando ancora una volta sarai sconfitto e spero di insegnarti, una volta per tutte, il rispetto."
Il sorrisetto del Chosen One gli viene ricacciato in gola: abbastanza, molto, forse troppo sicuro di se il WWE World Heavyweight Champion si allontana, lasciando alle sue spalle sia Drew McIntyre che il povero addetto, il quale sino a questo istante è rimasto quieto ad ascoltare il battibecco. The Viper si sistema dunque la cintura sulla spalla, quasi si volta, intenzionato a lasciare la Locker Room. Il Celtic Colossus lo squadra sorridente, benché serioso. Ovviamente nessuna frase è detta a caso ed entrambi proveranno a seguire le parole con i fatti, con il sudore ed il sangue versato sul Ring. Le immagini sembrano distogliersi, ma le telecamere inquadrano per qualche istante un dettaglio non trascurabile: Randy Orton si volta di scatto, alza le spalle ed accenna un avanzata verso l'operatore, quasi per assalirlo. Quest'ultimo, scusate il gergo molto franco, si caga palesemente in mano, ma fortuna vuole che il suo Bodyguard corrisponde al nome di Drew McIntyre. Quest'ultimo alza la guardia, stringe il pugno ed è pronto a colpire Randy Orton, quasi per rivendicare quanto detto prima: non toccare il mio amico. The Viper ovviamente desiste, ma il tutto era solo una provocazione per infastidire il Bounty Hunter. Se la ride al contrario l'Apex Predator che, con sorriso sornione, fissa lo sguardo divenuto improvvisamente irrequieto e cupo di Drew McIntyre.
Randy Orton: "Ride bene chi ride ultimo, cazzone."
Questa volta è davvero finita. The Viper lascia l'inquadratura e la telecamera stringe su Drew McIntyre e l'operatore, con il primo citato che sbuffa vapore dal naso. Il collaboratore tecnico si sistema le cuffie, non è riuscito a strappare l'informazione desiderata, ma almeno ha assistito dal vivo, in diretta ad una discussione che fa da preludio a quello che sarà il Main Event titolato di WWE Summerslam. Ora Drew McIntyre, sicuro del non ritorno di Randy Orton, si volta verso l'operatore quasi per sincerarsi delle sue condizioni in quanto visibilmente scosso, cercando di farlo mettere a suo agio con qualche parola biascicata qua e la. Nel frattempo, le immagini sbiadiscono ed il collegamento passa altrove.
