Fight Forever

Qualcuno di voi ha mai chiesto seriamente ad un alcolista per quale motivo non la smette di bere fino ad ubriacarsi? Non tanti, o almeno, non tutti. Questo perché a pochi interessa realmente scoprire i problemi del prossimo. Forse perché consapevoli di non riuscire a lottare alla pari contro il nostro personale demone interiore. Forse quella bottiglia è l'unico modo per avvelenare e disinnescare l'odio ed il rancore che cresce inevitabilmente dentro di noi. Quegli stessi sentimenti che hanno devastato imperi e rovinato dinastie. Dal più grande cosmo al più piccolo atomo, l'invidia è da sempre stata il peggiore di tutti i mali. Nelle dinamiche sociali è sempre stata la gelosia a scatenare tempeste ed a smuovere eserciti. Per un motivo o per un altro, c'è sempre stato un innato desiderio di rivalsa nell'uomo comune, che pur di sentirsi bene, pur di sentirsi meglio, ha la necessità di ergersi al di sopra del prossimo. È la logica del branco, è la logica del capo, è la logica dell'Alpha e dell'Omega. Per ogni vincitore c'è uno sconfitto e per ogni Kevin Owens c'è un Rami Sebei. Esatto, è proprio qui che il discorso va a parare: così come il male primordiale ha scatenato dissidi sin dai tempi della creazione, anche quelle che all'apparenza sembravano amicizie irreversibili, alla fine, non hanno fatto altro che dimostrarsi per quello che sono, ossia compagnie temporanee volte a svanire nel nulla e lasciarsi soggiogare dall'invidia. C'è sempre stato e sempre ci sarà quell'umano desiderio di sentirsi al di sopra di qualcosa a rovinare tutto.