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.INDIPENDENT WRESTLING - 2003/2013
18 Ottobre 2003. Sono passati quasi 17 anni da quel fatidico giorno in cui i volti di Kevin Steen ed El Generico si sono incrociati per la prima volta all'interno di un ring di wrestling. Due ragazzini compaesani che hanno debuttato giovanissimi e che all'epoca non si sarebbero mai aspettati di ritrovarsi, a 17 anni di distanza, di nuovo l'uno contro l'altro. E' la storia di un'amicizia ventennale, una storia fatta di successi e di grandi soddisfazioni, ma anche di dolorose e cocenti sconfitte. Una storia che viene tramandata nel tempo, di federazione in federazione, di nazione in nazione. E' l'avventura di due amici che convivono come cane e gatto da un'eternita. Per arrivare dove sono oggi, però, questi due atleti ne hanno macinata tanta di strada. Dalle piccole realtà backyard del loro paese, alle più conosciute federazioni indipendenti degli Stati Uniti. Tutto cominciò con uno scontro tra i due, per poi tramutarsi in una grande speranza nella Land of the Opportunities. Questa volta insieme, alla ricerca di un futuro migliore. In coppia, riuscirono addirittura a vincere i Tag Team Championships in Ring of Honor, ma questa è una storia fin troppo lontana dalla realtà. Non tutto in passato fu idilliaco, anzi, dopo poco le cose cambiarono drasticamente per le loro vite. Perchè all'improvviso, qualcosa andò storto.
Final Battle 2009 è dove tutto cominciò. "I hate your fucking guts", proferì l'allora Mister Wrestling cambiando per sempre la vita di entrambi. Una ginocchiata nei gioielli di famiglia che ha portato alla fine di un amore e alla nascita di un odio, il più profondo di tutti. Kevin Steen divenne l'incubo del Luchador mascherato, tormentandolo in qualsiasi occasione e approfittandosi del suo cuore puro. Numerose sono le volte in cui ha cercato la compassione del suo ex migliore amico, riuscendo a raggirarlo e a colpirlo alle spalle. Ci è sempre riuscito, fino a quando non si sono ritrovati alla resa dei conti, ad un anno esatto dalla dipartita della loro amicizia. Uno scontro senza onore, uno scontro all'ultimo sangue. Dopotutto, c'era qualcosa di molto prezioso in ballo: La carriera di Kevin Steen contro la maschera di El Generico. Non un incontro qualsiasi, ma una sfida che avrebbe cambiato lo status delle loro carriere. A trionfare, dopo le numerose angherie subite, fu proprio il Pride of Tijuana che non cascò all'ennesimo e villano tentativo di intenerirlo, colpendo il migliore amico con una sediata in pieno volto. L'identità segreta era salva, ma per il suo migliore amico significava dire addio alla Ring of Honor.
Due anni più tardi, però, Kevin era all'apice del successo dopo aver vinto il World Championship della stessa compagnia dalla quale era stato cacciato, battendo i più forti wrestler che il panorama aveva da offrire. Un regno incontrastato che però venne minacciato da una tacita sfida, segnata dall'arrivo di una maschera. Il Generic Luchador era scomparso dai radar per mesi a seguito di un tour in Giappone, non lasciando alcun indizio sul suo ritorno. Fu come un fulmine a ciel sereno per Kevin Owens, il quale si gelò d'un tratto come se avesse rivisto un fantasma. La sfida era chiara, il luchador voleva la cintura. Passano le settimane, fino ad arrivare al fatidico giorno. Uno dei match più sensazionali del wrestling da inserire addirittura in un almanacco. Un Ladder War. A trionfare, questa volta, fu proprio il nativo di Saint Jean Sur Richelieu a sconfiggere la sua metà. Ma nonostante tutto l'odio che si frapponeva tra i due, il tutto finì con i due che si trascinarono sullo stage. Non un lieto fine, anzi, il freddo più totale. Per il Canadian Bear c'era solo il rispetto per chi lo aveva portato lì, ma nulla di più. 10 giorni più tardi, i due si ritrovarono per l'ultima volta su un ring Indy, questa volta l'uno al fianco dell'altro. Fu così che si chiuse il cerchio. "I'm nothing without you", disse El Generico quando pronunciò il suo ultimo discorso nel panorama indipendente prima di firmare il contratto che gli avrebbe cambiato la vita. Perchè Kevin Steen è molto più che un amico, è un fratello. Colui che c'è stato, in un modo o nell'altro dall'inizio alla fine.
Kevin Owens: "I fight for a prize, that is the prize. That means more money and a better life, quello era il mio motto. Ero giovane ed ho semplicemente scelto la via più facile per arrivare al successo. Non capisci mai il vero significato di qualcosa fino al momento in cui non la perdi. Pensavo che Rami non mi servisse ed ho quindi deciso di prendere la mia strada, da solo... non potevo immaginare cosa sarebbe successo dopo. Non potevo immaginare quanto in realtà mi sarebbe poi mancato un amico come Rami..."
Rami Sebei: "Kevin Owens è sempre stato presente in ogni momento della mia vita. Dal primo all'ultimo momento. La nostra scalata al successo l'abbiamo intrapresa insieme fin dal nostro primo incontro degli Stati Uniti. Poi è cambiato qualcosa in lui, non gli interessava più della squadra ed ha pensato solo al bene di sè stesso. Ero distrutto, ma ho fatto tutto ciò in mio possesso per poterlo contrastare. Non ho avuto sicuramente quello che meritavo o le sue stesse soddisfazioni, ma posso dire di essermene andato con il rispetto di tutta la Pro Wrestling Guerrilla che mi ha alzato al cielo, mentre lui era destinato a restare per sempre nel panorama indipendente. Da solo, con tutte le conseguenze che questo comporta. Volete conoscere un aneddoto di quel periodo? Nel 2013 nessuno avrebbe mai creduto che Kevin Steen potesse approdare in una major a causa della sua stazza, per quanto potesse essere un valido wrestler. Mentre il sottoscritto, quel contratto lo aveva già firmato."
Edited by Mr.Buster - 25/4/2020, 13:13
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WWE NXT - 2014/2015
Ovviamente con i loro talenti, era impossibile non farsi notare. Entrambi vennero chiamati alla Major numero uno del panorama mondiale e debuttarono ad NXT, anche se in questa situazione ci fu un'evidente disparità: El Generico, per l'occasione senza maschera e rinominato in Sami Zayn, venne chiamato per primo. Mentre Kevin Steen, che cambiò il suo cognome in Kevin Owens, venne chiamato per secondo. Questo permise a Sami Zayn di prendersi un vantaggio, di diventare NXT Champion il giorno stesso del debutto lottato del suo migliore amico. Credete che questo possa aver creato qualche gelosia? No, i due sono come fratelli... nonostante ciò che è successo nelle Indies, non può esserci un nuovo ed ulteriore tradimento, vero? Purtroppo l'animo di Kevin Owens era ancora corrotto e, massacrato dall'invidia, rovinò uno dei migliori momenti della carriera di Sami Zayn.
Una celebrazione che finì peggio di come molti si aspettavano, ma tutto ciò portò ovviamente ad un incontro One on One. Il primo in WWE, in questo caso NXT, ma non di certo il primo della loro carriera. I due si conoscono, sanno come farsi del male e pertanto il titolo massimo della categoria venne messo in palio... un incontro brutale, pieno di rancore ed odio che portò Kevin Owens oltre il limite, con Sami Zayn che non riusciva a sopportare. Perse per KO tecnico e l'NXT Championship passò di mano al Prizefighter. Ancora una volta i buoni perdono ed i cattivi vincono, ancora una volta l'Underdog from the Underground dovette abbandonare il proprio sogno e bruciare nell'ombra, sotto la luce del Prizefighter.
Cosa ci insegna questa storia, questa stagione? Che dalla Ring of Honor ad allora, comunque i due non sono mai cambiati: Sami Zayn buono e gentile, senza macchia e senza paura mentre Kevin Owens perfido e maligno, il quale in quel periodo avrebbe venduto la madre pur di arrivare al titolo massimo. Another day, same shit. Da qui le loro strade non si incontrarono più ad NXT. Kevin Owens finì per perdere il suo titolo massimo a favore di Finn Balor, ma come tutte le belle storie, non finisce qui ed era soltanto questione di tempo prima che i due si incontrassero di nuovo.
Rami Sebei: "Vi ricordate la curiosità che vi ho detto poco fa? Bene, dopo tutta una serie di lamentele da parte della community del wrestling, finalmente Kevin Steen ottenne la sua opportunità per la WWE. Ma la sapete la cosa più divertente? Fu costretto a perdere peso per poter essere costruito come volevano loro. Ed eccolo qui, di gran carriera, a rovinare uno dei momenti più belli della mia vita. Era tornato dopo aver sotterrato l'ascia di guerra, mostrandosi per un vero amico. Così non è stato. Io sono sempre stato invidioso dei suoi successi, ma non l'ho mai mostrato perchè è con i fatti che si riesce ad arrivare all'apice. Lui ha avuto bisogno di mandare tutto all'aria per avere i riflettori puntati addosso."
Kevin Owens: "Ero arrabbiato... mi ero fatto il culo in giro per il mondo assieme a lui, entrambi avevamo sempre dimostrato di poterci meritare la chiamata della WWE, ma chiamarono prima lui... lo osservavo vincere l'NXT Championship e feci del mio meglio per raggiungerlo. Ero invidioso, chi non lo sarebbe stato al posto mio? Feci quello che all'epoca sapevo fare meglio: tradire. Lo abbracciai e lo attaccai, gli strappai il titolo e feci mio il suo più grande sogno, ancora una volta... se mi pento? Forse sì. Fu il mio atteggiamento in quegli anni a rendere Rami quello che è oggi..."
Edited by Mr.Buster - 25/4/2020, 13:01. -
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SMACK DOWN/RAW - 2015/2020
Ancora una volta però, i due hanno trovato l'ennesimo punto in comune: John Cena. Questo perché tra il 2014 ed il 2015 il Leader della CeNation era diventato WWE United States Champion e, da campione combattivo, aveva indetto numerose Open Challenge, aperte a qualsiasi atleta avesse voglia di mettere in luce. Questo comprendeva quindi anche gli atleti provenienti da NXT, questo comprendeva quindi anche Kevin Owens e Sami Zayn. Il primo, ancora NXT Champion, si presentò alla Open Challenge di John Cena e lo sconfisse successivamente al Pay-Per-View WWE Elimination Chamber in un Match non titolato, mentre Sami Zayn perse un confronto One on One con John Cena. Ancora una volta i Brothenemies erano legati da un destino ignoto.
Sami Zayn, in quell'incontro con John Cena, si infortunò gravemente e lascio dunque spazio a Kevin Owens di emergere. Quest'ultimo vinse diversi titoli, almeno fino alla Royal Rumble del 2016. Contesa nella quale il Generic Luchador compì il suo ritorno, accanendosi proprio contro il Prizefighter e lo eliminò dalla contesa. Una Never Ending Fight che sembrava veramente non trovare sbocchi. I due si pestarono i piedi vicendevolmente, Sami Zayn fu la causa della perdita dell'Intercontinental Championship a Wrestlemania 32 di Kevin Owens ed i due si diedero nuove battaglie a WWE Payback ed a WWE Battleground, dove vinsero entrambi un incontro a testa, senza mai giocarsi la contesa definitiva, per il loro dispiacere e quello dei tifosi. Nessun verdetto netto.
Passò il tempo ed i due, dopo alcuni successi individuali come un Universal Championship per il Prizefighter, si ritrovarono a fare nuovamente squadra nonostante i dissidi. Perché? Per via di Shane McMahon. Un male comune che riuscì ad unire i Brothenemies per un'ultima volta, i quali arrivarono addirittura a scontrarsi a Wrestlemania 34 in un Tag Team Match proprio contro Shane McMahon, accompagnando dal rientrate Daniel Bryan. La loro lotta contro il potere durò a lungo, almeno fin quando le loro strade non vennero nuovamente separate. Nessuna separazione conclamata, ma Kevin Owens andò per la sua strada e Sami Zayn per la sua. Almeno in WWE, non ci fu mai dato un capitolo finale.
Kevin Owens: "Un incubo che sembrava non finire mai. Avevo il successo in pugno ed il mio declino ha coinciso con il suo ritorno in WWE. Cosa potevo fare? Ci siamo dati battaglia ancora, ancora ed ancora. Lo odiavo, ma era mio amico, quindi gli volevo anche bene. Infatti seppellimmo l'ascia di guerra quando trovammo un obbiettivo comune, sinonimo comunque del fatto che sia io che Rami... siamo fatti per combattere l'uno contro l'altro, ma anche per stare sempre insieme, o almeno così credevo..."
Rami Sebei: "L'opportunista che era in lui non poteva approfittarsi della situazione per rubare nuovamente il mio momento e rubare ciò che mi spettava di diritto. Io costretto a recuperare da un infortunio, mentre lui nuovamente all'apice. Gliela feci pagare in più di un'occasione, ma erano briciole in confronto a ciò che mi ha fatto. Poi, però, siamo stati costretti ad unire le forze. Anzi, io ho unito le forze con lui. Non lo meritava, eppure sono stato lì al suo fianco nel momento del bisogno ed a salvarlo dal licenziamento. Ho messo me stesso in gioco, potevo tranquillamente fregarmene, ma non l'ho fatto."
Edited by Mr.Buster - 25/4/2020, 13:12. -
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ALL ELITE WRESTLING - NOW
Adesso eccoci qui, torniamo al presente. Un presente luminoso, fatto di speranza e di nuove opportunità. L'avvento della All Elite Wrestling nel panorama dell'Indipendent Wrestling ha rappresentato una svolta per tutti gli atleti del mondo. Un nuovo American Dream, una posizione alla quale ambire e che può cambiare radicalmente la tua carriera. Se da un lato c'è chi vede nella federazione di Jacksonville un riflettore per emergere, dall'altro c'è chi vuole avere nuovi stimoli e soprattutto vuole cancellare le storture del suo passato. Un passato oscuro, fatto di cocenti sconfitte e di poche, rarissime soddisfazioni personali. IWS, Ring of Honor, NXT e Main Roster della WWE sono solo alcune pagine della lunga storia che intercorre nella travagliata amicizia di Kevin Owens e Rami Sebei, due fratelli, due eterni rivali. Due vite che si sono intrecciate nel corso della storia di questo Sport Entertainment e che hanno regalato infinite emozioni. Una storia fatta di tira e molla che nel tempo, però, ha premiato solo chi è stato più freddo e calcolatore nei confronti dell'altro. Nelle stagioni precedenti è sugli occhi di tutti il dominio incontrastato della figura di Wrestling's Worst Nightmare nei confronti del suo migliore amico.
Da quando è cominciata la loro avventura all'interno del mondo dell'All Elite Wrestling, la narrazione sembra aver preso una piega diversa. È un nuovo scenario in una galassia sconosciuta. La definitiva possibilità di poter rinascere, di non essere più l'eterno e insoddisfatto secondo. È questo il sentimento che ha mosso l'eterno sognatore verso il lato oscuro, che gli ha fatto compiere l'arduo gesto di voltare le spalle, per la prima volta, al suo migliore amico. Non era mai capitato in diciassette anni di carriera, non era mai successo che mettesse da parte il suo cuore e di lasciare spazio ad un mondo fatto di opportunismo. È il rovescio della medaglia che nessuno si sarebbe mai aspettato, ma è stato il passo per poter scacciare il suo peggior demone. Quello che per anni lo ha tormentato e che non lo ha fatto dormire la notte, quello che lo trascinava nel baratro e che non gli dava alcuna speranza di successo, quello che lo ha fatto sentire una nullità. Per poterlo sconfiggere una volta per tutte, Rami Sebei si è trasformato nel suo peggior incubo ed ha rinfacciato il fu Kevin Steen di tutte le malefatte subite.
Eccoci qui, al fatidico faccia faccia che ha sancito una volta e per tutte la loro battaglia finale. Uno scambio senza esclusione di colpi, dove nessuno dei due sembra aver avuto torto dalle argomentazioni portate. Rami Sebei non si è dimostrato un infame, ma semplicemente un amico tradito fin troppe volte e stufo di essere messo in secondo piano. D'altro canto, la rabbia di Kevin Owens era così tanta che abbiamo potuto percepire il suo cuore spezzato. Le sue parole erano sincere, aveva deciso di cambiare attitudine e di sotterrare l'ascia di guerra per vivere un radioso futuro insieme. Un luminoso futuro che non vedrà mai il sorgere del sole perché la storia ormai la conosciamo già. In tre settimane è cambiato il mondo, si sono invertite le fazioni ed abbiamo assistito alle prime bozze di quello che potrebbe essere il loro canto del cigno. Quale poteva essere il modo migliore per poter chiudere in bellezza? Quale poteva essere la stipulazione che poteva esprimere tutto il loro risentimento, la loro rabbia e la loro voglia di rivalsa? Dopo una carrellata di immagini che ripercorrono la storia dell'amicizia tra i due, le telecamere tornano ad inquadrarli per sentire ciò che hanno da dire.
Rami Sebei: "L'All Elite Wrestling ha rappresentato per me l'opportunità di ricominciare, la voglia di scoprirsi di nuovo per poter essere finalmente sè stessi. Se oggi sono me stesso, lo devo solo ed esclusivamente a Kevin Owens che ha seminato e seminato per anni dentro di me. Ho sempre cercato di reprimere questa indole per non trasformarmi nella persona in cui ho sempre odiato, ma alla fine ho compreso che era l'unica via da percorrere. D'altronde, cosa può fregarmene di quello che pensano gli altri se Kevin è sempre stato in una posizione migliore, uno stipendio migliore ed una vita migliore? Essere me stesso mi ha liberato da quegli schemi che mi hanno incatenato per 17 anni. Perchè se non lo avete capito, ho sopportato troppo a lungo per non poter fare niente. Se oggi sono nel Main Event di Double or Nothing e non a vagare per qualche palazzetto di provincia, è solo grazie a me stesso che ho aperto gli occhi e sono diventato un Rami Sebei migliore. Il primo ostacolo da superare, però, è quella stessa persona che per 17 anni ha rappresentato il mio tormento... e sono certo che sarà lui a non rialzarsi più."
Kevin Owens: "Inutile negarlo. Tutto quello che avete visto fino a questo momento, è il lento cambiamento che ha portato Rami a fare quello che mi ha fatto, nelle scorse settimane. Sapete però una cosa? I know who I am. Io sono Kevin Owens e malgrado tutto non sono mai cambiato. Le mie scelte? Sono state sbagliate, certo, ma la mia personalità rimane intatta. Sarò sempre quel guerriero che lotterà fino all'ultimo giorno della propria vita su quel Ring, mentre Rami ha venduto l'anima al diavolo. Io quel diavolo lo conosco e non porta di certo buoni consigli... Rami ha fatto il passo più lungo della gamba, ha superato un limite che non doveva superare ed ora non può più tornare indietro. Io lo ho tradito e lui ha tradito me. Non è più una questione di chi ha ragione, è una questione di orgoglio. I modi di Rami? Li critico, ma li comprendo. Nonostante tutto quello che abbiamo passato insieme, lui non ha fatto altro che rinfacciarmi quello che io ho fatto a lui. È una questione personale. Soltanto il migliore fra noi due uscirà vittorioso da questo incontro. Un Last Man Standing Match che ci consegnerà finalmente il tanto agognato Final Chapter. Rami... I am waiting for you."
They're destinated to do this forever. È questo il mantra della loro guerra, è questo il punto cardine della loro storia. Sono destinati a fare questo per sempre, come cane e gatto. From Friends to Enemies, forever. Ma tra poco si aggiungerà un ulteriore tassello a comporre questo puzzle, un Last Man Standing Match. Chi resterà al tappeto fino al conteggio di dieci, sarà il perdente della contesa. Non hanno più nulla da perdere, saranno disposti a tutto. L'incertezza regna sovrana in questo incontro, è impossibile scegliere un favorito alla vittoria. Entrambi hanno le giuste motivazioni e la forza per poter chiudere definitivamente il cerchio. Perché di questo stiamo parlando, il capitolo finale di queste Four Seasons. A Double Nothing si farà la storia, ma siamo sicuri che sarà l'ultima pagina da scrivere?
KEVIN OWENS VS. RAMI SEBEI
NEXT!
Edited by Mr.Buster - 25/4/2020, 13:23. -
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18 Ottobre 2003. Sono passati quasi 17 anni da quel fatidico giorno in cui i volti di Kevin Steen ed El Generico si sono incrociati per la prima volta all'interno di un ring di wrestling. Due ragazzini compaesani che hanno debuttato giovanissimi e che all'epoca non si sarebbero mai aspettati di ritrovarsi, a 17 anni di distanza, di nuovo l'uno contro l'altro. E' la storia di un'amicizia ventennale, una storia fatta di successi e di grandi soddisfazioni, ma anche di dolorose e cocenti sconfitte. Una storia che viene tramandata nel tempo, di federazione in federazione, di nazione in nazione. E' l'avventura di due amici che convivono come cane e gatto da un'eternita. Per arrivare dove sono oggi, però, questi due atleti ne hanno macinata tanta di strada. Dalle piccole realtà backyard del loro paese, alle più conosciute federazioni indipendenti degli Stati Uniti. Tutto cominciò con uno scontro tra i due, per poi tramutarsi in una grande speranza nella Land of the Opportunities. Questa volta insieme, alla ricerca di un futuro migliore. In coppia, riuscirono addirittura a vincere i Tag Team Championships in Ring of Honor, ma questa è una storia fin troppo lontana dalla realtà. Non tutto in passato fu idilliaco, anzi, dopo poco le cose cambiarono drasticamente per le loro vite. Perchè all'improvviso, qualcosa andò storto. Final Battle 2009 è dove tutto cominciò. "I hate your fucking guts", proferì l'allora Mister Wrestling cambiando per sempre la vita di entrambi. Una ginocchiata nei gioielli di famiglia che ha portato alla fine di un amore e alla nascita di un odio, il più profondo di tutti. Kevin Steen divenne l'incubo del Luchador mascherato, tormentandolo in qualsiasi occasione e approfittandosi del suo cuore puro. Numerose sono le volte in cui ha cercato la compassione del suo ex migliore amico, riuscendo a raggirarlo e a colpirlo alle spalle. Ci è sempre riuscito, fino a quando non si sono ritrovati alla resa dei conti, ad un anno esatto dalla dipartita della loro amicizia. Uno scontro senza onore, uno scontro all'ultimo sangue. Dopotutto, c'era qualcosa di molto prezioso in ballo: La carriera di Kevin Steen contro la maschera di El Generico. Non un incontro qualsiasi, ma una sfida che avrebbe cambiato lo status delle loro carriere. A trionfare, dopo le numerose angherie subite, fu proprio il Pride of Tijuana che non cascò all'ennesimo e villano tentativo di intenerirlo, colpendo il migliore amico con una sediata in pieno volto. L'identità segreta era salva, ma per il suo migliore amico significava dire addio alla Ring of Honor. Due anni più tardi, però, Kevin era all'apice del successo dopo aver vinto il World Championship della stessa compagnia dalla quale era stato cacciato, battendo i più forti wrestler che il panorama aveva da offrire. Un regno incontrastato che però venne minacciato da una tacita sfida, segnata dall'arrivo di una maschera. Il Generic Luchador era scomparso dai radar per mesi a seguito di un tour in Giappone, non lasciando alcun indizio sul suo ritorno. Fu come un fulmine a ciel sereno per Kevin Owens, il quale si gelò d'un tratto come se avesse rivisto un fantasma. La sfida era chiara, il luchador voleva la cintura. Passano le settimane, fino ad arrivare al fatidico giorno. Uno dei match più sensazionali del wrestling da inserire addirittura in un almanacco. Un Ladder War. A trionfare, questa volta, fu proprio il nativo di Saint Jean Sur Richelieu a sconfiggere la sua metà. Ma nonostante tutto l'odio che si frapponeva tra i due, il tutto finì con i due che si trascinarono sullo stage. Non un lieto fine, anzi, il freddo più totale. Per il Canadian Bear c'era solo il rispetto per chi lo aveva portato lì, ma nulla di più. 10 giorni più tardi, i due si ritrovarono per l'ultima volta su un ring Indy, questa volta l'uno al fianco dell'altro. Fu così che si chiuse il cerchio. "I'm nothing without you", disse El Generico quando pronunciò il suo ultimo discorso nel panorama indipendente prima di firmare il contratto che gli avrebbe cambiato la vita. Perchè Kevin Steen è molto più che un amico, è un fratello. Colui che c'è stato, in un modo o nell'altro dall'inizio alla fine.
Sentiti libero di modificare, ho buttato di getto quello che avevo da raccontare. Magari ci sono cose ridondanti, non me ne rendo conto..
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